Genova

Un’impresa attira l’altra

Nella prestigiosa sede di piazza Fontane Marose incontriamo una ventina di imprenditori che formano un panel di grande varietà e ricchezza. I settori merceologici spaziano dalla focaccia di Recco alle macchine per la movimentazione merci, dall’olio di oliva all’high tech, passando per la fabbricazione di macchine per la pasta e la lavorazione del vetro.

Intorno al tavolo, l’alchimia del confronto e le parole chiave iniziano a formare il racconto del gruppo: rispetto, saper fare, innovazione come paradigma mentale. E ancora: ricerca, famiglia, entusiasmo, passione. Per arrivare a partnership, rete, circolarità. Il cerchio delle idee si apre, assorbe, elabora. Il tavolo di Genova ci regala una riflessione sull’importanza del paradigma familiare applicato alle imprese, intese come unità indipendenti ma unite da relazioni profonde, luogo di vita ma anche e soprattutto di scambio e sostegno. Non occorre essere uguali per trovarsi allo stesso tavolo! È sufficiente avere radici comuni e guardare nella stessa direzione: etica, cultura del business, saper fare moltiplicato dal saper essere.

Si scopre così di avere molte cose da dirsi, molti motivi per ritrovarsi ancora. Perché un’impresa attira l’altra, verso il fine comune di una filiera trasversale: quella del genius faber.

Genio italiano e Lavoro made in Italy

DA SOLI NON SI VA DA NESSUNA PARTE – Intervista a Cristiana Pagni

Nasce come imprenditrice e segue l’impresa che era già di famiglia, la Sitep Spa. É Presidente di Tecnomar, un consorzio che si occupa di aggregazione su progetti di ricerca ministeriali e regionali  e che riunisce Piccole e Medie Imprese aderenti al distretto ligure delle tecnologie del mare. È Presidente del consorzio industriale S.I.Ca.N, e dell’azienda speciale della Camera di Commercio delle Riviere di Liguria, che si occupa di supporto alle PMI e di internazionalizzazione.

Ha tre figli, per i quali ama cucinare e fare il pane in casa. Come riesce a fare tutto?

La sua parola magica è… partnership!