Terre di Lavoro

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L’audacia e le occasioni

viadotto

Un uomo sta per salire su un treno in movimento. Passano i gradini della prima vettura e il viaggiatore non è abbastanza risoluto da lanciarsi a saltare. Il suo cappotto svolazza mosso dal vento. Trattiene il cappello sul capo. Sta per passare un’altra vettura. Di nuovo gli manca l’audacia. Trionfano l’istinto di conservazione, il timore, la prudenza, il coro venerabile delle virtù antieroiche. Il treno passa e l’inetto rimane.

Il treno sta sempre passando davanti a noi. Il desiderio agita le nostre anime, e guai a chi si si trattiene per paura! Ma se ci spinge un impulso di grandezza e la piccola ragione naufraga, sopraggiunge nella nostra esistenza un istante decisivo. E grazie ad esso si potrà partire verso una nuova vita, alla faccia di un destino che sembra già scritto.

Le parole di Julio Torri suonano come uno squillo di tromba in un tempo dominato da paure e incertezze. In un periodo dove “perdere i treni” sembra diventata una triste costante.

Sono un appello che vale non soltanto per l’esistenza di ciascuno di noi, ma per le imprese che guidiamo. Certo, il presente chiede prudenza. Ma la prudenza non va confusa con l’ignavia, con il rapprendersi di idee e prospettive. È tempo di coraggio. Serve, oggi, l’audacia di cogliere le occasioni che sempre ci scorrono di fronte. È d’obbligo, oggi, l’agilità mentale per saltare sul treno delle opportunità. Oggi, proprio oggi, nuove grandi avventure si offrono agli spiriti e alle imprese lungimiranti. Alla faccia di un destino che sembra già scritto!

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