Terre di Lavoro

Il Paesaggio interpretato e comunicato attraverso l'identità lavorativa dei Territori.

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LA NOTIZIA

Gli ultimi dati parlano chiaro. A livello planetario, la ricchezza non soltanto si accumula nelle mani di pochi, ma si concentra in alcune aree, soprattutto urbane, creando il vuoto attorno a sé. L’Italia è fra i paesi più colpiti da questo fenomeno di impoverimento diffuso. Non si può più parlare di un Nord ricco e di un Sud povero, piuttosto accade che i comuni più poveri si trovino non lontani dalle più ricche città italiane. Che sia Basilicata, Emilia Romagna o Piemonte il fenomeno è a macchia di leopardo e presenta gli stessi sintomi: crisi dei distretti industriali, produzioni legate al territorio messe in ginocchio dalle importazioni, mancanza di investimenti e di servizi pubblici e privati, emorragia di residenti.

L’IDEA

In tutta la questione c’è un aspetto che merita particolare attenzione. I Territori si stanno impoverendo soprattutto perché “hanno perso la propria coesione interna”. Che cosa significa? Un territorio è un centro di forze in cui, attraverso il lavoro, si sono sedimentate storia, cultura, conoscenza, stili di vita, vocazioni produttive. Ogni territorio è caratterizzato da uno specifico e caratteristico DNA lavorativo, un modo di lavorare che è sintesi di saper fare e saper esser, arte di vivere calata nelle dinamiche produttive. La saldezza e la forza di un territorio dipendono dalla sua capacità di sviluppare integrazione e coesione tra realtà produttive: industria, agricoltura, turismo, artigianato resi sinergici a partire dal riconoscimento di una comune identità lavorativa. Quando questa identità lavorativa si smarrisce, si perde l’elemento aggregante, e accade come a un corpo a cui venga tolto lo scheletro. Il risultato è drammatico: il territorio perde in slancio e compattezza, barcolla, si disarticola, infine crolla.

L’OPPORTUNITÁ

Con il progetto Terre di Lavoro Genius Faber aiuta i territori italiani a ritrovare la propria anima. Innanzitutto porta gli attori produttivi a riconoscersi in una condivisa cultura del lavoro per renderla motore di crescita. Quindi favorisce la fioritura di distretti multisettoriali caratterizzati da filiere orizzontali animate da un’idea aggregante e energizzante. Il tutto in quattro fasi:
1) sensibilizza e forma le imprese del territorio al valore dell’Intangibile Lavorativo;
2) estrae e mappa il DNA Lavorativo del territorio;
3) restituisce in maniera organica e strutturata i risultati a imprese e attori pubblici;
4) aumenta l’attrattività, la distintività, la competitività del territorio facendo emergere il genius faber che lo rende unico e inconfondibile.

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