Terre di Lavoro

Il Paesaggio interpretato e comunicato attraverso l'identità lavorativa dei Territori.

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Digital 4Export a Parma

Dal Made in Italy al Lavoro made in Italy

Il quinto appuntamento all’interno del percorso formativo in 7 tappe rivolto alle PMI e promosso da ICE, Confindustria e Intesa Sanpaolo, ci vede oggi a Parma.

Con gli imprenditori affrontiamo alcuni temi legati all’internazionalizzazione e alle opportunità offerte dalla digitalizzazione come leva di trasformazione e sviluppo del business nei mercati transnazionali.

Il punto di partenza è rappresentato dalla rivisitazione del concetto di Made in Italy, che permette di elaborare un approccio strategico e innovativo rivolto tanto ai mercati reali quanto al panorama digitale.

Attraverso il percorso formativo e l’innovativo approccio elaborato dal prof. Peretti, i partecipanti entrano in contatto con un nuovo modello di pensiero e con strumenti inediti, elaborati per cogliere le opportunità del Made in Italy per la valorizzazione aziendale.

Il Made in Italy si trasforma in strumento di differenziazione strategica per le imprese che intendono affermarsi nel mercato digitale, utilizzando una leva competitiva unica: il Lavoro Italiano.

Attraverso il Lavoro Italiano, un modo di lavorare antico e modernissimo, capace di produrre beni e servizi unici al mondo e di esprimere un’inconfondibile qualità del vivere, il Made in Italy si emancipa dal pur fondamentale sistema di garanzie rappresentato dalla certificazione di provenienza e dalla qualità del prodotto. L’autentico Made in Italy diventa Lavoro made in Italy, in un’arte di vivere calata nelle dinamiche produttive.

E’ attraverso il Lavoro Italiano che le imprese e i prodotti italiani si dotano della forza necessaria a proporsi sul mercato globale come espressioni di uno straordinario stile di vita.

Il feed back degli imprenditori presenti è come sempre incoraggiante. Molti di loro sono ormai consapevoli di come le nuove tendenze del mercato e gli strumenti digitali posti a disposizione dei consumatori richiedano un nuovo approccio al modo di presentare i loro prodotti, che si trasformano sempre più in condotti.

A questo proposito abbiamo chiesto a un imprenditore di testimoniarci la sua intuizione in merito al fenomeno in crescita di consumatori sempre più informati, interessati e curiosi al “behind the product”, contrapposti a buyer legati a indicatori ormai insufficienti a descrivere i reali fattori di gradimento del prodotto presso i consumatori.

Il pane, i denti e… i buyer!

Intervista Riccardo Collina, CEO di e/Kollins – Parma

L’impresa della famiglia Collina lavora nel campo della moda da oltre 40 anni. Partendo negli anni ‘70 con una singola boutique, è arrivata a creare una catena di negozi di alto livello. A fine anni 90, l’azienda comincia a produrre capi spalla per poi approdare al Total Look col progetto “Camalgori”. Sono anni di successi e grandi soddisfazioni, ma i Collina decidono di evolvere nuovamente e si dedicano a disegnare, produrre e distribuire dei pantaloni da donna di altissimo livello. Nasce così il brand e/Kollins: passione, tecnica ed esperienza 100% Made in Italy diretto ad una donna di lusso che non ha età.

Riccardo Collina esprime in questa breve intervista un concetto importante in merito al rapporto tra imprese, buyer e clienti.

Intervista con RIccardo Collina di e/Kollins

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