Terre di Lavoro

Il Paesaggio interpretato e comunicato attraverso l'identità lavorativa dei Territori.

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In occasione della nomina di Costanza Conti Valiani a Testimone del Lavoro Italiano, conosciamo lo spirito della sua azienda e i tratti identitari che la caratterizzano.

Quanto conta e che ruolo gioca il fattore di italianità per la vostra impresa? Insieme al vostro prodotto sentite di far arrivare sul mercato un modo di lavorare italiano?

Al 100%, anche perché essere italiani è un plus. Dietro al nostro prodotto c’è tutta l’elasticità tipica degli italiani, e noi di F.M.V. siamo molto creativi e ci sappiamo districare nelle difficoltà. Questo è un concetto che cerco sempre di far passare ai nostri clienti, in particolar modo ai clienti stranieri che hanno un approccio molto più rigido e procedurale. Il contributo di valore che il lavoro italiano può dare all’Europa è molto alto. Soprattutto la nostra grande capacità di rispondere alle difficoltà, ai vari problemi di logistica e di produzione che hanno i clienti stranieri, specialmente con i prodotti della metalmeccanica.

Quanto conta nella meccanica riuscire a portare non soltanto il prodotto, ma un modo di lavorare, quello che in Genius Faber chiamiamo il behind produttivo?

L’elasticità ovviamente ha un peso importante perché ci permette di cambiare rapidamente anche la produzione, per andare sempre incontro alle esigenze dei clienti. Quello che noi facciamo dipende da ciò che noi siamo, dai nostri valori e dalla nostra cultura. L’azienda è un soggetto valoriale. È una cosa che sento molto perché se un cliente ha un’emergenza io gli rispondo anche alle undici di sera, e cerco di attivarmi anche con i collaboratori. Non mi piace usare il termine dipendente, preferisco collaboratore perché ognuno, da noi, è un po’ imprenditore di sé stesso. Sono loro che mi danno la disponibilità di lavorare anche il sabato mattina per cercare di soddisfare le esigenze del cliente, non solo in vista della consegna ma anche da un punto di vista tecnico. Cerchiamo sempre di sviscerare a fondo le problematiche tecniche per essere dei partner per nostri clienti. Tutto questo è l’intangibile del prodotto che spesso non viene neppure remunerato, però lo mettiamo sempre perché per noi è molto importante far si che i nostri prodotti siano tecnicamente all’avanguardia e che arrivino in tempo. Lavorando nella subfornitura, anche un piccolo particolare fa la differenza, se noi non siamo pronti e reattivi rischiamo di far restar ferme linee di lavorazione molto importanti.

Quando un cliente compra una vostra puleggia, cos’altro compra oltre l’oggetto?

Compra i nostri valori, compra la nostra professionalità, compra la nostra cultura, compra quello che noi siamo. Compra la nostra cura, noi ci teniamo che i nostri prodotti siano eccellenti. Questo atteggiamento è molto diffuso in Italia, però nel settore metalmeccanico è meno valorizzato rispetto a settori come quello della moda. È un grande peccato, è un aspetto che cerco sempre di far emergere quando mi viene data la possibilità di fare un intervento di fronte ad una platea.

Se dovesse condensare in tre parole lo spirito che caratterizza la sua azienda, quale sceglierebbe?

Amicizia, Collaborazione, Educazione. Oltre ovviamente alla Professionalità che noi diamo sempre per scontata. Siamo un team, la nostra è un’azienda familiare, e in maniera aperta ed estesa considero membri della famiglia tutti i componenti della nostra azienda.

Avete la sede in un luogo splendido, nel Chianti. Che ruolo gioca il territorio e l’identità di questo territorio nelle vostre politiche aziendali?

Faccio una premessa. Per molti anni, specialmente quando ero più giovane, pensavo di trasferire la F.M.V. Trasmissioni Meccaniche in un’altra nazione perché avrei avuto sicuramente dei vantaggi nel delocalizzare. Però sono sempre rimasta in questo territorio, perché tutto quello che noi facciamo all’interno dell’azienda si basa sui principi e sui valori della mezzadria, sul modo di vivere dei contadini delle campagne della Toscana. E in particolar modo dei contadini che vivevano ai piedi delle colline senesi dove noi ci troviamo. Quindi per me questo è un ulteriore valore anche se dal punto di vista della logistica siamo penalizzati perché arrivare qui spesso è un problema, i clienti stranieri a volte mi chiedono di ritirare la merce a Milano. Purtroppo molta merce in Italia viaggia su camion, ho sempre cercato di sollecitare l’amministrazione per avere strade più agevoli per far sì che potessero arrivare rapidamente da noi. Giunta all’età di 60 anni sono molto contenta di essere rimasta qui, perché i valori della mezzadria si sono preservati all’interno della nostra azienda.

Un’altra cosa nella quale ho sempre creduto è stato il grande rispetto verso la natura che ci circonda. Lavorare in una natura così bella, dalle forme e dai colori così caratteristici, ci aiuta a vivere meglio anche la giornata lavorativa. Infatti il nostro capannone si trova lungo un fiume dove, nonostante la nostra attività, sopravvive ancora la fauna che noi abbiamo trovato prima ancora di costruire il nostro edificio e di realizzare la nostra azienda. Siamo molto attenti al rispetto ambientale: quando vengono i nostri clienti ci tengo molto a far capire loro che il nostro prodotto oltre ad essere un made in Italy è un made in Tuscany. Noi realizziamo i nostri prodotti nel grande rispetto delle colline senesi sia per quanto riguarda la flora e la fauna che lo spirito che le caratterizza.

Parla di una serie molto interessante di iniziative di responsabilità sociale, di impegno verso l’ambiente naturale ma anche umano e sociale. In quale altre iniziative siete impegnati su questo versante?

Innanzi tutto vorrei dire che io e mio marito, come imprenditori, ci sentiamo dei protagonisti sociali. Sentiamo di avere una funzione: dobbiamo cercare di far sì che la comunità che ci circonda si evolva in maniera armonica ed equilibrata. Contiamo molto anche sull’integrazione, e anche questo è un discorso di responsabilità sociale. Abbiamo ragazzi extracomunitari che lavorano da noi ormai da 18-20 anni, non abbiamo un turnover alto perché siamo molto sensibili ai bisogni dei nostri collaboratori. Loro sanno che quando hanno un bisogno anche di ordine personale, noi ci siamo, ci fanno una telefonata o ci chiedono di parlare, cerchiamo di aiutare loro e le loro famiglie.

Sono molto attenta alla formazione dei nostri collaboratori, oltre l’aspetto tecnico c’è anche una crescita di consapevolezza e di atteggiamento. La nostra formazione va verso un modo educato di vivere nei confronti dell’ambiente e dei colleghi con cui si lavora. Crediamo molto nel valore dell’accoglienza, dal camionista che viene a caricare al cliente che viene in visita. Chi viene in F.M.V Trasmissioni Meccaniche si deve sempre sentire ben accolto.

Un altro aspetto veramente fondamentale è essere vicini alle nuove generazioni e questo è rappresentato dai progetti di alternanza scuola lavoro che abbiamo portato avanti negli anni e che continuano ancora adesso. Ovviamente cerchiamo di essere vicini ai giovani perché noi dobbiamo investire su di loro. Abbiamo contribuito a livello personale ad un progetto scolastico contro il bullismo. Abbiamo finanziato la gestione di un’azienda che ha prodotto magliette contro il bullismo. I ragazzi mi hanno scritto una mail che ho apprezzato molto, mi hanno ringraziato della mia generosità e mi consegneranno le magliette che io regalerò ai miei nipoti. Mi sento, come imprenditrice, molto impegnata affinché l’ambiente dove viviamo e le persone che ci circondano possono da noi trarre forza e vigore.

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