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L’Albergo Diffuso: un’idea vincente per il Molise

L’Albergo Diffuso, forma di accoglienza tipicamente made in Italy, è una grande opportunità per regioni e territori ancora poco noti che intendono puntare sulla qualità e distintività della loro offerta turistica. Genius Faber ha intervistato Fabrizio Vincitorio, proprietario di Residenza Sveva, fascinoso Albergo Diffuso nel borgo antico di Termoli.

Quale idea spinge un imprenditore a puntare sul concetto di Albergo Diffuso? Si tratta di etica, di nostalgia o di lungimiranza imprenditoriale?

L’idea che mi ha indotto a adottare la forma dell’Albergo Diffuso è stata quella di non costruire un nuovo edificio, ma di sfruttare edifici esistenti. L’opportunità imprenditoriale è nata grazie alle proprietà che la mia famiglia possedeva nel borgo di Termoli. La nostra struttura ha aperto nel 2005 con solo 3 stanze e dopo 13 anni siamo arrivati a 25 camere. Faccio notare che la sede nazionale dell’Associazione Alberghi Diffusi è proprio qui a Termoli. Le Regioni dove sono più presenti sono Umbria, Marche, Toscana, Romagna e qualcosa in Abruzzo. In Molise abbiamo ben 9 Alberghi Diffusi.

Che genere di lavoro c’è alla base della costruzione di un Albergo Diffuso?

Mettere in rete le diverse proprietà è stato il primo passo, poi ristrutturare le varie camere rendendole attraenti e diverse dallo standard del posto. Abbiamo assunto un direttore che gestisse la struttura e addetti alla pulizia fino ad arrivare ad oggi a sei collaboratori. Il nostro Albergo Diffuso si pone in concorrenza con le varie strutture alberghiere della zona che spesso offrono sistemazioni in edifici risalenti agli anni ’60. La possibilità di far vivere l’esperienza del borgo è stata molto apprezzata, la popolazione è entusiasta. L’Albergo Diffuso diventa protagonista della vita del paese e dà alla gente la possibilità di interagire con visitatori di tutto il mondo, ad esempio guidandoli tra le bellezze del borgo. Anche grazie all’Albergo Diffuso il borgo vive tutto l’anno, e si offrono nuove opportunità per esercizi commerciali che prima avevano difficoltà, dal baretto al negozietto alimentare.

Cosa differenzia un Albergo Diffuso dall’affitto di un semplice appartamento?

Non è un appartamento perché si affitta solo camera e bagno, non c’è la presenza della cucina. Ma ciò che soprattutto conta è che l’ospite dell’Albergo Diffuso diventa un vero e proprio concittadino del borgo, partecipa alla sua vita, lo esplora interagendo con la popolazione. Come diciamo noi di Residenza Sveva: “le vie del borgo diventano i corridoi delle nostre camere”.

Che ruolo gioca la comunicazione nel far percepire al cliente il valore aggiunto dell’Albergo Diffuso?

La comunicazione è fondamentale per una realtà come la nostra. Dietro l’Albergo Diffuso c’è la storia millenaria del luogo e un grande lavoro di valorizzazione della cultura e dell’ospitalità del nostro territorio. L’Albergo Diffuso, che è un modello di ospitalità tipicamente italiano, rimane ancora una novità poco conosciuta nel panorama mondiale. È una grande alternativa alla vacanza tradizionale che va però ben comunicata. Per cogliere il valore aggiunto dell’Albergo Diffuso occorre che l’ospite ne capisca la filosofia sottostante. Anche perché non ci rivolgiamo soltanto al mondo del turismo balneare, ma anche al viaggiatore business, che per noi rappresenta una fetta importante e su cui puntiamo molto.

A quali target vi rivolgete?

Con la Residenza Sveva siamo riusciti ad intercettare un flusso di turisti che possiamo dividere in due segmenti: business e leisure. La clientela business, che va da ottobre fino a giugno, è dovuta in buona parte alla presenza a Termoli della FIAT, quindi sono spesso presenti ospiti sia italiani che internazionali per corsi di formazione e visite all’azienda. Oltre alla FIAT sono presenti molte aziende che preferiscono una struttura come la nostra rispetto alle costruzioni anni ’60 presenti sul litorale. La clientela leisure è soprattutto legata al turismo balneare e si concentra nei tre mesi estivi. Molti turisti scelgono la nostra struttura come tappa per poi andare alle isole Tremiti. I visitatori stranieri sono prevalentemente del Nord Europa. Qui in Molise non vengono per vedere palazzoni o grattacieli ma proprio i borghi autentici che nel nostro territorio sono tanti e diffusi. È un tipo di clientela che cerca pace e tranquillità, il contatto con la natura e con le persone, e soprattutto l’autenticità dei luoghi.

Qual è il vostro rapporto con il mondo enogastronomico?

Il food è legato ad un territorio, il cibo è cultura del territorio. L’Albergo Diffuso ha l’ambizione di attirare i turisti per far loro scoprire l’anima del Molise. La nostra regione ha bisogno di costruire nuove opportunità, qui i giovani emigrano e la regione sta vivendo uno spopolamento pauroso. Ma le opportunità ci sono, noi ad esempio organizziamo corsi di cucina, in particolare per clienti americani che acquistano direttamente in America e poi vengono in Molise a frequentare laboratori di cucina. Si immergono nel nostro mondo: conoscono non solo la nostra cucina tradizionale e i suoi prodotti, ma le persone e le aziende che lavorano sul territorio.

Per ciò che riguarda la vostra realtà, qual è la risposta della clientela alla proposta di Albergo Diffuso?

La risposta è indubbiamente positiva, e infatti stiamo crescendo ogni anno. Il problema sono i servizi e le infrastrutture che mancano in un territorio povero. Abbiamo la necessità che anche la politica e gli enti locali si facciano avanti concretamente per lavorare insieme per la valorizzazione del territorio.

Qual è il ruolo che può giocare l’idea di Albergo Diffuso in una regione come il Molise?

Sono presidente di una rete di imprese turistiche che comprende 3 Alberghi Diffusi e 2 B&B diffusi sul territorio molisano. Stiamo organizzando pacchetti che permettano al visitatore di poter muoversi liberamente nella nostra regione, dal mare alla montagna, garantendo una filosofia comune di legame con il territorio. Ma come dicevo per continuare ad estendere le iniziative abbiamo bisogno che la politica ci dia una mano. L’Albergo Diffuso e le iniziative di valorizzazione del territorio fondate sull’idea di “comunità diffusa”, se ben coordinate e integrate, sono la soluzione ideale per far fruttare l’unicità e l’autenticità della nostra terra.

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